REGGIO EMILIA – Zainetto sulle spalle o trolley, e il sorriso stampato in faccia, per i più grandi sotto la mascherina. Oltre 30mila bambini reggiani sono tornati in classe, dal nido alle prime medie, dopo quasi tre settimane di didattica a distanza.
Circa 2mila quelli che frequentano gli istituti comprensivi “Pertini 2” e “Galileo Galilei”, in città. Stefano Delmonte, dirigente scolastico nei due plessi, deve tornare indietro ai suoi ricordi di studente per ritrovare tanto entusiasmo: “Un ingresso particolarmente festoso – ha detto – La scuola ha ripreso una posizione importante per la socialità che tanto è mancata”.
Soprattutto per le scuole medie, ci si è dovuti organizzare perché molti insegnanti che prima svolgevano da casa le lezioni in Dad ora sono tornati a scuola per seguire le classi prime: “C’è chi resta a scuola per seguire in Dad le classi a casa e, insieme, qui gli alunni ‘con ‘fragilità’ in una sorta di modalità ibrida – ha spiegato Delmonete – Per le primarie, invece, si è trattato solo di rivedere i protocolli Covid”.
Delmonte spera di rivedere presto quel sorriso anche sulla bocca dei ragazzi che oggi sono ancora a casa: “Ce lo auguriamo tutti, anche perché abbiamo riscontrato un disagio importante da parte delle famiglie che hanno anche scritto lettere”. Rispetto alla riapertura di gennaio, però, questa volta c’è un’arma in più contro il Covid: il 90% degli insegnanti nella nostra provincia è vaccinato. “Non ci sono stati tanti dissensi, penso che sia l’unica soluzione”, ha concluso Delmonte.
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