REGGIO EMILIA – La presentazione delle osservazioni al Pug, il Piano Urbanistico Generale del Comune, si è trasformata in un assalto alla diligenza. Le osservazioni presentate sono state circa 300, in linea con quanto accaduto in passato con altri atti di pianificazione, come il Piano Strutturale Comunale e il Regolamento Urbanistico Edilizio.
L’elemento chiave sta nella natura delle osservazioni. 112 di queste, infatti, chiedono la trasformazione di terreni agricoli e aree verdi in aree edificabili, con il ripristino delle capacità edificatorie cancellate dal Pug. La sommatoria di queste richieste è dirompente. Il piano ha deciso la riconversione a terreno agricolo di 3,5 milioni di metri quadrati e la cancellazione di 3.800 nuovi appartamenti; le osservazioni chiedono di ripristinare i diritti edificatori su 750mila metri quadrati, per circa 2mila appartamenti. In più è stata chiesta la trasformazione di oltre un milione di metri quadrati in aree produttive, servizi e infrastrutture.
E’ la conferma che la scelta di ridurre al minimo l’espansione edilizia, benché fortemente motivata, incontra molti ostacoli, anche e soprattutto perché tocca interessi legittimi e tangibili. E l’idea che il futuro delle imprese di costruzioni sia nel recupero edilizio e nella riqualificazione energetica fatica ad affermarsi, al di fuori dell’effetto dei bonus.
Il Comune ha reagito confermando le scelte strategiche di questi anni e ha respinto in blocco le osservazioni. La nuova legge urbanistica regionale, infatti, stabilisce che tutte le aree al di fuori del territorio urbanizzato che non sono oggetto di convenzione con il Comune, tornano agricole. Ma alcuni proprietari di aree, come è loro diritto, hanno presentato ricorso. I ricorsi in tutto sono 9, tre dei quali presentati da un’unica società. Non tutti riguardano piani di edilizia residenziale. C’è anche chi vuole fare parcheggi su un terreno agricolo e chi vuole riqualificare un’area industriale dimessa lungo la via Emilia. Nei prossimi servizi vedremo nel dettaglio chi ha fatto ricorso e perché.
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