REGGIO EMILIA – Diverse centinaia di persone, circa 300, hanno partecipato ieri sera alla manifestazione e allo sciopero indetto dalle associazioni femministe per l’8 marzo e contro la guerra.
Canzoni, parole e frasi scritte sui cartelloni alzati al cielo. E un drappo rosa acceso. Uno sciopero non convenzionale quello del mondo dell’associazionismo reggiano al femminile. Uno sciopero organizzato per l’8 marzo perché purtroppo, ancora oggi, nel 2022, c’è poco da festeggiare. “I nostri diretti sono fortemente minacciati – le parole di Carla Ruffini di Non Una di Meno – da ciò che sta accadendo e dalle scelte dei Governi. Il rischio è di perdere questi diritti, soprattutto per quanto riguarda noi donne”.
La manifestazione di ieri è stata organizzata da Non Una di Meno e Nondasola-Centro Antiviolenza. “Come ogni anno – ha detto Carmen Marino, vice presidente di Nondasola – aderiamo a questa iniziativa in una giornata che per noi non è di festa ma sottolinea la drammaticità della situazione per noi donne”.
Il corteo è partito da piazza Martiri del 7 Luglio e ha attraversato vie e piazze del centro storico di Reggio, fino ad arrivare in piazza Prampolini. Chi voleva intervenire poteva farlo al microfono, gli interventi sono stati intervallati da letture, rappresentazioni teatrali, canti e slogan. Lo sciopero quest’anno è stato anche contro tutte le guerre, erano presenti anche donne ucraine e russe. “Siamo contro tutto le guerre e il riarmo”, ha sottolineato la Ruffini.
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