REGGIO EMILIA – Federico Grasselli è uno scienziato affermato che lavora a Losanna, in Svizzera. Eppure ogni settimana torna a Reggio perché al venerdì sera non vuole mancare alle prove del coro Montecusna di cui fa parte come baritono. “Non so se è più fare la scienza o cantare, sono molto appassionato di musica fin da bambino”, ha detto ospite di Buongiorno Reggio.
La tradizione dei canti alpini è parte integrante della nostra storia e non è qualcosa di puramente goliardico, come spiegato dal tenore Giancarlo Bizzocchi: “Non è solo gente che si trova a sbaraccare, che è bellissimo. Si canta, si improvvisa anche l’armonia. Ci troviamo per cantare il meglio possibile”.
A Reggio sono 27 le corali che propongono canti popolari: “Tutte le zone sono coperte – ha sottolineato Giovanni Gelmini, vicepresidente dell’associazione Emilia Romagna cori – Abbiamo anche cori giovanili, come quello di Cavriago che ha vinto premi importanti”.
Le esecuzioni sono sempre pregevoli ma nessun cantore è professionista: “Siamo tutti cantori amatoriali. Siamo una aggregazione spontanea, persone con mestieri diversi”, ha spiegato il tenore Daniele Ragno.
Possiamo pensare nel 2024 di fare una grande serata, magari in piazza in estate, con tutti i cori degli alpini della nostra provincia? “Assolutamente, anche in occasione dell’ultima manifestazione provinciale abbiamo approfittato il sabato sera dell’accoglienza del Credem per portare in centro a Reggio tre cori molto importanti”, la risposta di Luca Fioron, vicepresidente dell’Ana provinciale.
Nel giorno di Capodanno alle 16:10 manderemo in onda sulla nostra emittente l’esibizione del coro Montecusna registrata lo scorso 8 dicembre al teatro Ariosto.
Telereggio Reggio Emilia Buongiorno Reggio cori coro Montecusna