REGGIO EMILIA – Hanno ricevuto 200 mila euro dallo Stato senza averne diritto. Nei guai i titolari di sei aziende reggiane, che hanno avuto indebitamente accesso ai fondi stanziati dal Governo in seguito al Covid e destinati alle realtà economicamente danneggiate a causa dell’emergenza sanitaria. A scoprirli è stata la Guardia di Finanza, nell’ambito dei controlli eseguiti nei confronti di una serie di piccole e medie imprese.
Quattro delle aziende operano nel settore dell’edilizia. Poi figurano il titolare di un minimarket etnico e un agente di macchine agricole. Uno degli imprenditori edili coinvolti è conosciuto alle forze dell’ordine: il suo nome rientra in Billions, l’operazione della Finanza e della Squadra Mobile che ha portato alla luce un maxi giro di false fatturazioni. Quasi 200 le persone per le quali è stato chiesto il rinvio a giudizio. L’imprenditore finito ora nei guai non fa parte dei capi della presunta organizzazione che ha posto in essere operazioni fittizie per 250 milioni di euro.
I sei titolari devono rispondere di indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato. In un caso, si è aggiunta l’accusa di truffa all’erario conseguente al falso in bilancio, messo in atto per aver accesso alle misure economiche. I soldi percepiti dovranno essere restituiti.
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