REGGIO EMILIA – Nella nostra città sono 140 le persone che vivono in condizioni di povertà estrema. Il dato emerge da una indagine della Regione illustrata in commissione Politiche sociali nell’ambito della presentazione del piano di contrasto alla povertà. Si tratta di dati relativi al 2024, sulla base delle indicazioni dei servizi sociali dei comuni. Un quadro che non comprende quei casi non intercettati dagli operatori.
Il Comune capoluogo è, dopo Piacenza, quello in cui il numero di chi vive in condizioni di forti difficoltà economiche e di marginalità sociale è più basso. Basti pensare che a Parma la quota raggiunge 1.253 individui e a Modena 299. A Reggio sono censite 50 persone che vivono in strada o in sistemazioni di fortuna, 20 quelle che ricorrono a dormitori o strutture di accoglienza notturna, 30 quelle ospitate in strutture per senza fissa dimora. Il quadro comprende inoltre 10 persone in istituzioni, 15 che vivono in sistemazioni garantite e 5 che utilizzano strutture temporanee considerate in condizioni precarie; 10, infine, colori i quali vivono in alloggi definiti impropri.
In base al report della Regione, in Emilia Romagna almeno una famiglia su quattro dichiara di non riuscire a risparmiare, mentre il 14% sostiene di non riuscire a far fronte a spese impreviste. Per contrastare i fenomeni della povertà e della marginalità sociale, la Regione ha stanziato per i prossimi tre anni risorse per 124 milioni di euro per interventi di rafforzamento dei servizi sociali e per l’assistenza sanitaria, abitativa, lavorativa, educativa e relazionale alle persone in difficoltà, come ha spiegato a Tg Reggio l’assessora Elena Mazzoni.
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