REGGIO EMILIA – Ripensare la gestione dei servizi, con creatività, responsabilità e l’aiuto di tutti. Il sindaco di Reggio Luca Vecchi annuncia che martedì aprirà un tavolo permanente da convocare poi ogni settimana con le parti sociali ed economiche, per informare ma anche per chiedere supporto. A 15 giorni dall’inizio dell’emergenza Coronavirus e senza averne davanti la fine, il welfare va progettato secondo diversi bisogni. “Penso alla consegna a domicilio non solo dei farmaci ma anche dei pasti e della spesa – dice il sindaco di Reggio Luca Vecchi – Penso anche a servizi anagrafici a domicilio, a una nuova alleanza educativa: i nostri educatori, ancorchè pagati, sono a casa per le scuole chiuse, e nel frattempo le famiglie hanno bisogno per la gestione dei ragazzi. Chiederò l’aiuto delle imprese per una raccolta fondi a favore dell’acquisto di presidi sanitari e quello della grande distribuzione per la consegna della spesa”.
Reggio sta tenendo. C’è un’azienda sanitaria impegnata a riorganizzare i presidi e ci sono migliaia di operatori che da giorni e giorni affrontano l’emergenza a tutela dei cittadini, “persone che sono in prima linea e che stanno lavorando con un impegno fuori dall’ordinario per la comunità e a cui dobbiamo dire grazie” dice il primo cittadino.
E ai reggiani il sindaco chiede di agire con responsabilità: “Nella misura in cui si agisce tutti insieme, l’emergenza durerà meno; i reggiani lo stanno facendo. Siamo consapevoli dei disagi economici. Questo è il tempo della salute, poi verrà il tempo di pensare a come rimetterci in piedi chiedendo aiuto anche alla Regione e al governo”.
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