REGGIO EMILIA – Il capo della Protezione Civile Nazionale, Fabrizio Curcio, dopo un incontro a Bologna con il presidente della Regione Bonaccini, ha fatto tappa nel pomeriggio a Reggio Emilia per verificare dal vivo il percorso di accoglienza dei profughi ucraini sul nostro territorio, considerato un vero e proprio modello.
“L’obiettivo della mia visita – ha dichiarato Curcio a Tg Reggio – è proprio quello di testare l’applicazione delle normative, verificare cioè come vengano messe in pratica le indicazioni che vengano fornite a livello centrale”. C’è preoccupazione per l’aumento dei flussi di profughi verso il nostro Paese? “La preoccupazione c’è – risponde Curcio – perché la situazione è sotto gli occhi di tutti, questa guerra ci ha preso alla sprovvista”.
In Emilia Romagna sono stati accolti finora oltre 19mila profughi, il 25% di quelli giunti in Italia. A Reggio ne sono stati accolti circa 2.900 di cui circa 280 nella rete dei centri di accoglienza straordinaria. “Sono tutti in abitazioni – spiega il sindaco Luca Vecchi – secondo un modello qui consolidato nel tempo e che vede coinvolte istituzioni e mondo del sociale. La città sta dimostrando grande generosità, in Ucraina abbiamo poi inviato finora 5 tir carichi di prodotti di prima necessità”.
Il progetto di legge
Proprio oggi la consigliera regionale Stefania Bondavalli (Gruppo Bonaccini Presidente) è stata nominata in Commissione IV relatrice di maggioranza del progetto di legge sulle “misure urgenti di solidarietà in favore della popolazione ucraina”, d’iniziativa dalla vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Elly Schlein, dell’Assessore alla Protezione civile Irene Priolo e dell’Assessore al Bilancio Paolo Calvano, che domani passerà in Commissione V per poi approdare in Assemblea legislativa la prossima settimana.
“Una nomina che accolgo con grande senso di responsabilità – sottolinea la consigliera – e con lo sguardo e il pensiero rivolti a un conflitto drammatico, privo di logica, che sta dando luogo a una crisi umanitaria di particolare gravità”.
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