REGGIO EMILIA – A due anni di distanza resta un autentico giallo la morte di Massimiliano Ferrara, 54enne reggiano che era stato trovato agonizzante in una abitazione alla periferia di Eindhoven, in Olanda, il 22 novembre del 2022. L’uomo morì pochi giorni dopo, il 1 dicembre, in ospedale.
Un decesso da imputare, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, alle conseguenze di una brutale aggressione, viste le ferite riscontrate sul corpo della vittima.
La polizia olandese nell’agosto 2023 aveva sostanzialmente chiuso le indagini non essendo riuscita a risalire a elementi utili per individuare gli autori del pestaggio e a nulla erano valsi gli appelli diffusi dalle stesse forze dell’ordine attraverso i social network e i mass media per sollecitare segnalazioni da parte di chi avesse notato qualcosa o potesse fornire informazioni legate all’accaduto
Le indagini avevano imboccato subito la pista del regolamento di conti per questioni di soldi o droga. Solo ipotesi, però.
Ferrara, soprannominato “Budro”, era in pensione dopo aver svolto l’attività di ambulante a Reggio, poi nel 2015 il trasferimento a Eindhoven dove già viveva il figlio Matteo, che lavora nel settore della ristorazione. Dopo l’autopsia la salma era stata sepolta proprio a Eindhoven.
A interessarsi al caso era stata anche l’ambasciata italiana a Amsterdam.
Tg Reggio aveva intervistato una 50enne italiana, Miriam Frosi, che vive a Eindhoven da 25 anni, dove è stata eletta in consiglio comunale. La donna aveva spiegato come la polizia olandese avesse difficoltà operative legate alla carenza di organico.
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