REGGIO EMILIA – Ancora nessuna comunicazione ufficiale sul sito dell’AUSL di Reggio Emilia, ma le voci che girano sembra riportino un diverso “atteggiamento” dell’AUSL Reggiana a riguardo dei tamponi di fine quarantena e fine isolamento (non voci in realtà, ma una intesa raggiunta tra Ausl e Federfarma come confermato dalla direttrice sanitaria Natalini, verò però che nessuna comunicazione scritta è ancora giunta, ndr).
Un cittadino reggiano Vaccinato, magari anche con dose Booster già fatta, si trova costretto a dover aspettare l’Ausl per finire il proprio isolamento, sperando di essere chiamato nei 10 giorni dalla data di inizio ufficiale dell’isolamento.
Un cittadino di qualsiasi altra provincia della Regione, anche se NON VACCINATO, dopo 10 giorni dall’isolamento gli basta andare in una farmacia e nel giro di 15 minuti uscirne “libero” (anche senza attendere il certificato di fine quarantena da come si legge dai siti AUSL di Modena e Parma per esempio).
Un chiaro trattamento differente dei diritti dei cittadini Reggiani che hanno rispettato a pieno i cicli vaccinali e ora si trovano rinchiusi in casa, senza sintomi, ma senza poter andare in farmacia.
Lo fanno per evitare di mescolare positivi con i normali utenti della farmacia? Non ci credo proprio…sarà ben più “pericoloso” un soggetto che va a fare il primo tampone in farmacia perché ha dei sintomi piuttosto che uno che è risultato positivo 10 giorni prima e non ha alcun sintomo.
Nel mio caso nello specifico, con dose Booster fatta i primi di dicembre, sono rinchiuso in casa dal 31/12 a seguito di un tampone fatto in casa, richiamato dall’AUSL solo dopo 4 giorni, ho iniziato il mio isolamento ufficiale il 4/01.
Lettera firmata
Leggi anche
Covid, a Reggio Emilia e provincia in farmacia solo i tamponi di fine quarantena