REGGIO EMILIA – La classica famiglia mamma, papà e due figli? Oggi a Reggio solo una famiglia su 8 è così. E non sono molto più numerose le famiglie di tre componenti: appena il 17% del totale. Il tipo di famiglia più diffusa nella nostra provincia è quella composta da un’unica persona: il 37% dei nuclei famigliari. E’ davvero cambiata molto la nostra società e il Rapporto sulla coesione sociale curato da Gino e Giovanni Mazzoli fotografa e indaga anno per anno questi cambiamenti.
Dal punto di vista demografico, il fenomeno più rilevante è il calo delle nascite, che fa sì che da ormai dieci anni il numero dei decessi superi ampiamente quello dei nuovi nati. Dal 2019 ad oggi sono stati solo una manciata i comuni in cui la popolazione è cresciuta: tra questi, Casina, S. Ilario, Vezzano e San Martino in Rio. In 32 comuni su 42 il saldo nascite-decessi è stato negativo, a Reggio città addirittura di 1.500 unità. Nonostante l’immigrazione, dunque, la popolazione residente tende a diminuire. A fine 2022 i residenti in provincia di Reggio erano scesi a 525mila, cioè 5mila in meno rispetto a dieci anni fa.
Calano le nascite, ma cala anche l’immigrazione. Gli stranieri residenti sono oltre 6mila in meno rispetto a dieci anni fa e la loro percentuale sulla popolazione totale è scesa dal 13,2 al 12,2%. Anche la composizione della popolazione cambia. Nel 2021 per la prima volta il numero degli ultrasessantenni ha superato quello delle persone con meno di 30 anni. E non è tutto: in dieci anni 25mila persone hanno acquisito la cittadinanza italiana, mentre dal 2016 quasi 11mila reggiani hanno preso la residenza all’estero.
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