REGGIO EMILIA – Reggiani con meno soldi sui conti correnti e molto più indebitati. Gli ultimi dati sul mercato del credito, diffusi dalla Banca d’Italia, registrano un drastico cambiamento della situazione economica, sia nella nostra provincia, sia a livello regionale.
Sono dati che confermano tendenze già emerse in campo nazionale e che indicano una sensibile riduzione delle giacenze di conto corrente. Vediamo cosa è successo nella nostra provincia. A giugno 2022 le somme depositate sui conti correnti di famiglie e imprese erano pari a 18 miliardi e 937 milioni: quasi 300 milioni di euro in meno rispetto al dicembre 2021. E’ un calo che interrompe un percorso di crescita ininterrotta che durava da oltre un decennio. L’ultima flessione dei depositi risale infatti al lontano 2009.
Ancora più marcata è la riduzione del valore dei dossier titoli, sceso in sei mesi da 14,3 miliardi a poco più di 13, con una perdita di quasi 1 miliardo e 300 milioni. Ma se la riduzione dei portafogli titoli dei risparmiatori è dovuta alla caduta di azioni, obbligazioni e fondi d’investimento, l’assottigliamento dei depositi significa che famiglie e imprese sono state costrette ad attingere ai conti correnti per far fronte alle esigenze del momento.
Completa il quadro il dato sull’indebitamento: nella prima metà del 2022, i prestiti erogati dal sistema bancario sono aumentati di quasi 900 milioni di euro, portando il totale oltre quota 21 miliardi. Rispetto a dicembre 2020, ci sono quasi 2 miliardi di debiti in più.
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