REGGIO EMILIA – L’ultima volta sembra davvero non arrivare mai per i Cccp. Irripetibile doveva essere l’evento del Gran galà punkettone. Una data unica, finita in cartellone una seconda volta, vista la voracità con cui erano stati spazzolati i biglietti. Ora, per lo stesso motivo, da una diventano tre anche le date dello spettacolo programmato a Berlino.
Nella capitale tedesca, o meglio nel cuore della Deutsche Demokratische Dismantled Republik, la Repubblica Smantellata di Germania Est come l’hanno ribattezzata gli organizzatori, Giovanni Lindo Ferretti, Massimo Zamboni, Annarella Giudici e Danilo Fatur si esibiranno il 24, il 25 e il 26 febbraio all’Astra Kulturhaus, sala che ha capienza doppia rispetto a quella del Valli dove ha avuto luogo la reunion che non doveva essere una reunion.
Per mesi la band aveva evitato di pronunciare la parola “concerto” per poi regalarsi generosa al proprio pubblico con una scaletta di grandi successi. Che a breve riecheggeranno nella città dove tutto è cominciato, con l’incontro tra Massimo e Giovanni Lindo, all’inizio degli anni ’80, quando vivere a Berlino significava respirare la storia, all’ombra di quel Muro che è anche uno dei simboli protagonisti della mostra “Felicitazioni” che si concluderà l’11 febbraio 2024 ai Chiostri di San Pietro.
Gli appuntamenti berlinesi sono stati pensati proprio come momento conclusivo dell’esposizione, che sta contando migliaia di presenze. Pare, insomma, che i Cccp ci abbiano preso gusto. “Fedeli alla lira” era stata l’accusa mossa da chi aveva mal visto il passaggio del gruppo sotto l’etichetta Virgin. Essere stati in grado di ironizzarci su è uno dei meriti cui si deve un il riconoscimento alla carriera che la band riceverà sabato a Livorno, alla 25ª edizione del premio intitolato a Piero Ciampi.
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