REGGIO EMILIA – “Criminalizza il dissenso e reprime il conflitto sociale: è un attacco senza precedenti ai diritti fondamentali e alla democrazia”. Così gli organizzatori della rete No ddl sicurezza che ieri hanno portato a Roma, migliaia di persone, per protestare contro il provvedimento del Governo che punta a introdurre nuovi reati come quello di rivolta nelle carceri.
Ci sono anche pene più severe per chi svolge manifestazioni non autorizzate, bloccando strade e ferrovie, e per chi occupa le case sfitte, la cosiddetta “norma anti Salis”. Norme che, secondo le 200 associazioni che hanno promosso la manifestazione, vogliono impedire il dissenso sociale, puntando sulla paura.
Tra i politici presenti, Boccia del Pd promette di riuscire a fermarlo in parlamento, mentre Bonelli di Avs attacca la norma che dice “trasforma in narcotrafficanti 3mila aziende che coltivano canapa e rischia di causare il licenziamento di 15mila addetti del settore”. Nutrita anche la partecipazione reggiana, guidata dagli attivisti del centro sociale Aq 16.
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