REGGIO EMILIA – Il primo vero bivio della stagione per la Reggiana è arrivato, e il destino ha voluto che ci fosse il nome del Modena, ancora una volta, su quel cartello con scritto “stop”. Dritti così non si può andare, occorre una sterzata. Si era intuito col Lecco (1-1), la vera partita persa; a Cosenza (2-0) cominciava a essere evidente; il pareggio con l’Ascoli (1-1) dopo la pausa è parso un pallido “ricominciamo”, sabato a Modena è diventato tutto improcrastinabile, nonostante i canarini abbiano altre ambizioni.
L’evidente dato negativo è il fatto che in un amen la Reggiana abbia dilapidato tutto il bottino messo da parte una briciola dopo l’altra. Tanti infortunati, certo, ma essere lì con la testa è un’altra cosa. Sta di fatto che dopo 15 giornate la classifica dice solo un punto in più rispetto alla Reggiana della serie B di Alvini (poi retrocessa al termine della stagione 2020/2021). “Non siamo preoccupati, ma amareggiati”, così il presidente Carmelo Salerno sabato nella sala stampa del suo ex Braglia. Tradotto: con quello che abbiamo speso ci saremmo aspettati ben altro. Perché al di là delle dichiarazioni di maniera, e cioè che l’obiettivo è la salvezza, è chiaro che la società mirasse – e miri – a qualcosa di decisamente meglio, e la squadra messa assieme da Roberto Goretti ha senza dubbio il potenziale per puntare a posizioni di classifica diverse, potenziale che ha fatto vedere per parte di questo girone d’andata. L’amarezza deriva quindi da lì, dal sapere di aver fatto parecchio e dalla consapevolezza di avere in mano non una Ferrari ma di certo nemmeno un’utilitaria. Se il pilota è saldo al suo posto, visto che lo stesso presidente ha blindato Nesta, dove si può intervenire? A breve inizierà il mercato invernale, ma anche per quanto riguarda questo Salerno è stato chiaro anche senza dirlo: se ci sarà bisogno di qualche ritocco, la società non si tirerà indietro, ma la squadra costruita ad agosto avrebbe tutti i numeri e non sarebbe da rivoluzionare. A meno che l’atteggiamento e l’approccio alle partite continuino ad essere quelli visti nelle ultime quattro partite. La buona notizia c’è ed è che i prossimi due match saranno in casa. Ma le opportunità vanno colte.
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