REGGIO EMILIA – Un anno fa a quest’ora, l’attesa era altissima. Un anno fa a quest’ora mancava poco, anche se non lo sapevamo, a quell’immagine che in un secondo spazzò via 21 anni: la coppa della serie B alzata al cielo dalla Reggiana. Un anno fa, quello che poteva andare bene andò bene.
Quest’anno, quello che è potuto andare male è andato male (leggi retrocessione). Ma come non è stata la fortuna a portare i granata al 22 luglio 2020, una data frutto di impegno, lavoro, organizzazione, capacità imprenditoriale e speranze mai spente, così il focolaio Covid e l’ingiustizia dei tre punti persi a tavolino non possono essere alibi per la retrocessione questa volta, quando si perde quasi la metà delle partite giocate. Diciamo che facciamo immediatamente nostro lo spirito del neo mister Aimo Diana: “No ai rimpianti, sì ai ricordi”, e andiamo avanti, ad esempio con le parole su Instagram di Augustus Kargbo, autore di quel gol promozione contro il Bari, che in queste ore ha voluto ricordare, appunto, quel momento in positivo, come crescita personale, e da Crotone ha ringraziato “la mia famiglia granata, la società, Reggio Emilia, che mi hanno fatto diventare una persona migliore”. “Una città che ormai è casa mia”, ha scritto invece Paolo Rozzio, che negli ultimi due giorni è diventato, nell’ordine, papà di Bianca, e ha festeggiato il suo 29° compleanno. C’è chi ricorda quella data da Crotone e chi la ricorda da qui perché qui è rimasto, per il sesto anno consecutivo, per provare a rifare magie.
“Sono emozionato come a ogni nuova stagione che inizia, vogliamo riscattarci ma non piangendoci addosso”, ha detto il capitano prima di partire per il ritiro di Carpineti. E c’è chi arriva e della reggianità che si respira quando vesti il granata ha sentito molto parlare, come l’attaccante Samuele Neglia: “Si sente il profumo di fare bene e vivere di calcio. Sono qui da pochi giorni ma le sensazioni sono molto positive”.
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