REGGIO EMILIA – La trasferta ad Avellino, con solo tre tifosi al seguito, rischia di essere la punta dell’iceberg in casa Reggiana. Stando a quanto riportano i bene informati, gli scontri con gli ultras del Modena prima del derby dello scorso 28 ottobre non sono piaciuti affatto a Roma. L’Osservatorio nazionale per le manifestazioni sportive potrebbe andarci giù pesante con uno stop che, nella peggiore delle ipotesi, durerà mesi.
Mentre si attende la decisione ufficiale in merito, che dovrebbe arrivare il prossimo 12 novembre, quando il campionato sarà fermo per la sosta delle nazionali, si parla già di stop per le prossime trasferte di Carrara e Mantova per chi risiede a Reggio Emilia e provincia. Esattamente come ad Avellino, potranno dunque seguire la squadra solo coloro i quali sono in possesso della fidelity Regia Card, ma che risiedono al di là dei confini provinciali.
Con le indagini della Digos reggiana che proseguono per risalire agli autori degli scontri e assicurarli alla giustizia, c’è un precedente, molto recente, che fa tremare i polsi. Dopo i tafferugli del 18 ottobre scorso a Pisa prima della gara di serie A tra i padroni di casa e il Verona, il Gos ha deciso di mostrare il pugno duro e vietare le trasferte a entrambe le tifoserie per tre mesi. Dovesse, a livello ipotetico, essere questa la decisione anche per quanto concerne la Reggiana, la prima trasferta disponibile sarebbe quella del 7 febbraio 2026 a Catanzaro.
Misure ancor più severe sono state prese nei confronti del tifo organizzato della squadra di basket di Rieti dopo l’assalto al pullman di Pistoia costato la vita all’autista: i supporters laziali non potranno andare in trasferta fino al termine della stagione, mentre quelli toscani fino al 31 dicembre 2025.
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