REGGIO EMILIA – Le Teste Quadre non c’erano a Piacenza domenica scorsa e non erano partite neppure per Brescia, dove l’amichevole non si giocò a causa della positività al Covid dei giocatori francesi di football che avevano dormito nello stesso albergo dei calciatori della Reggiana.
Il Gruppo Vandelli sì, ma le Teste Quadre no. Il motivo è da ricercare nella protesta che alcuni gruppi di ultras italiani, non tutti, stanno inscenando contro le norme anti-contagio che regolano gli ingressi agli stadi. La disposizione a scacchiera dei tifosi, i numeri ridotti e per alcuni anche il controllo dei Green Pass sono elementi inaccettabili da parte del tifo più radicale.
Se non cambierà qualcosa, le Teste Quadre non saranno allo stadio nemmeno per la gara inaugurale di campionato il prossimo 30 agosto contro il Montevarchi e non entreranno nemmeno allo stadio “Braglia” il 6 settembre in occasione del derby col Modena. Per quanto riguarda il Governo, è improbabile che nelle prossime due settimane vi siano disposizioni diverse da quelle attuali. Ora, dunque, la palla passa ai tifosi che dovranno scegliere se continuare a stare sull’Aventino o se tornare in curva rispettando ovviamente le norme.
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