REGGIO EMILIA – Il pareggio maturato dalla Reggiana contro la Carrarese ha mosso di poco una classifica molto stretta; i granata occupano il tredicesimo posto, con un solo punto di vantaggio sulla zona playout. Si tratta del secondo pari consecutivo in una stagione che finora è stata molto altalenante. La vittoria manca dal 26 gennaio (2-1 contro il Palermo).
Dopo un inizio di stagione promettente – un pareggio contro il Mantova e 2 vittorie contro Sampdoria e Brescia – la squadra di William Viali ha faticato a mantenere costanza nei risultati, alternando vittorie importanti a sconfitte e pareggi deludenti. La stagione granata si contraddistingue per un bizzarro paradosso: la Reggiana fatica maggiormente con le squadre di bassa classifica che con le big. A risultati inaspettati, come le vittorie contro Cremonese e Juve Stabia nel girone d’andata, si sono accompagnate sconfitte come il 3-1 contro il Cittadella, o mezzi passi falsi come il recente pareggio contro il Frosinone.
Un aspetto critico è sicuramente l’oggettiva difficoltà di Gondo e compagni a finalizzare le occasioni da goal, ma anche la non sempre adeguata attenzione difensiva. La Reggiana, infatti, ha segnato 27 reti in 27 partite, subendo 32 gol.
Per quanto riguarda l’attacco, la tifoseria non ha mai fatto mistero di non condividere le scelte tecniche del mister. In particolare, si fatica a comprendere il poco spazio lasciato a giocatori come Matteo Maggio e Luca Vido, attualmente il capocannoniere della squadra (5 reti in 705 minuti giocati). C’è poi la questione Cigarini. Il mediano reggiano ha confezionato soltanto 8 presenze in questa stagione (9 se si conta il match di Coppa Italia contro il Genoa), tutte da subentrato, complice anche un infortunio muscolare che lo ha tenuto fuori dal campo per quasi due mesi. Dal rientro tra i convocati ha giocato appena 20 minuti, di cui 10 proprio contro la Carrarese, nel corso dei quali ha garantito qualità: il gol del 2-2 è nato da un suo corner. Ecco perché lascia parecchie perplessità il poco spazio lasciato ad un giocatore della sua esperienza, che può essere utile anche in termini di leadership in campo.
Venendo poi alle difficoltà difensive, pesa indubbiamente l’assenza del capitano Paolo Rozzio, fermo da novembre per un infortunio alla caviglia rimediato nella gara contro il Catanzaro. Il rientro (prolungato dalla scelta di operarsi) è stimato per la gara contro la capolista Sassuolo il 29 marzo.
La Reggiana, insomma, ha ancora tanto su cui lavorare, e il tempo comincia a stringere. Ad attendere Portanova e compagni ci sono scontri diretti per la salvezza e partite contro squadre ostiche sia per tipo di gioco che per posizione in classifica. I granata affronteranno subito due trasferte in Calabria: la prima a Catanzaro, contro una formazione che naviga in piena zona playoff, la seconda a Cosenza, ultima in classifica ma già in grado di mettere in difficoltà i granata nella gara d’andata (0-1 il finale).
Gli errori non sono più tollerabili.