REGGIO EMILIA – Il gol del definitivo 3-1 con l’Ancona e l’1-0 decisivo di domenica scorsa con l’Imolese. Per ora. Stefano Scappini è timido, ma anche autoironico. Parla poco, ma quando vede il granata esplode.
Le passioni non si spiegano, nascono e basta. E fra il perugino 33enne e la Reggiana è scattata subito, ed è forse uscita rafforzata dall’anno di distanza in cui Scappini ha oltrepassato il Secchia: “E’ nato due anni fa, col ritiro, il centenario… E’ una cosa che non si può spiegare”.
A proposito di oltrepassare il Secchia, avendo vestito il gialloblu la scorsa stagione Scappini sa bene quanto il derby di ritorno del 9 gennaio col Modena sia atteso dai tifosi granata, soprattutto se la classifica sarà ancora questa. “Il Modena è stato costruito per vincere, noi eravamo dati quarti o quinti”.
La passione non è solo di chi indossa la maglia in campo, ma anche di chi segue la squadra ogni domenica, di chi fa 110 chilometri in bicicletta per seguire una trasferta, anche se è metà novembre, anche se la compagna di viaggio è la nebbia. Corrado e Nicola Barbieri, padre e figlio, hanno trovato questo modo commovente per tifare la Reggiana e per stare insieme tra loro e col Gruppo Vandelli.
Se pensate che una bicicletta sia poco importante, chiedete alla famiglia Barbieri: oltre a Nicola, ci sono mamma Elena e Alessandro, il maggiore, affetto da disabilità. Tramite una bici speciale adattata alle sue esigenze, tutta la famiglia ha vissuto splendidi viaggi a due ruote in giro per l’Europa e tanti ne vivrà. “Alle è contento, gli dà serenità, lì davanti al posto di comando”, ha spiegato papà Corrado.
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