REGGIO EMILIA – Il progetto corrisponde per la Reggiana a un motivo in più per centrare l’obiettivo del salto di categoria. Consiste nella nuova formula che la Lega Pro è intenzionata ad adottare per dare un nuovo volto al campionato di Serie C. Una vera e propria metamorfosi, che potrebbe diventare realtà a partire dal campionato 2024-2025. Fermo restando il numero delle squadre partecipanti, che sono sessanta, raddoppia invece il numero dei gironi, che da tre diventano sei, ognuno di dieci squadre, raggruppate per territori. Una sorta di interregionale insomma. Dove sta, viene da chiedersi, il vantaggio che consentirebbe di vendere a un prezzo più alto i diritti tv? Ovvero l’obiettivo cui punta il presidente Francesco Ghirelli, oltre a quello di far risparmiare ai club un po’ di costi per gli spostamenti.
Il piatto ricco, in teoria, sono i playoff, ripensati sulla falsa riga di quanto avviene nel basket Nba. Spariscono le promozioni dirette in B. Al termine della stagione regolare, le prime cinque di ogni girone, vanno a formare i tre gironi della fase promozione. Le prime tre classificate accedono alla fase finale dei playoff insieme alla vincitrice della Coppa Italia di Serie C. Le squadre dalla quarta alla decima, invece, disputano la prima parte dei playoff, alla quale fanno ingresso anche le migliori sei dei playout.
Meccanismi da azzeccagarbugli. Alla fine le promosse restano sempre tre mentre in serie D, al termine dei playout, retrocedono in nove.
Nel percorso della riforma sono coinvolte le società. Di buon occhio viene vista dai piccoli club, per via dei costi alleggeriti. Per le big si tratterebbe però di partecipare a una regular season caratterizzata da una minore competitività. Una “Nba dei poveri” che i granata possono schivare in un solo modo, salendo in B nella stagione in corso.