REGGIO EMILIA – “Sarà un campionato che, proprio per il legame con il territorio e la voglia di vedere di nuovo la nostra squadra del cuore in B, creerà grande attesa. La società deve essere brava a tenere viva questa passione anche ora che gli stadi sono chiusi”.
Così il presidente della Reggiana Luca Quintavalli a Buongiorno Reggio. Ma il problema non è solo tenere viva la passione, poiché ovviamente il pubblico allo stadio significa anche tanto ossigeno per le casse societarie. Se non c’è, son dolori. “Nell’anno del centenario – ha aggiunto Quintavalli – ci siamo visti sparire tutti gli eventi organizzati, tutte le partite di playoff, tutti gli scontri diretti perdendo quasi 2 milioni di ricavi quindi il nuovo budget prevede una prudenzialità di altissimo livello sugli introiti da stadio, biglietteria e abbonamenti. Sarà una stagione di transizione. Abbiamo fatto i previsionali su tre differenti livelli: il primo, in caso sia tutto chiuso, disastroso; il secondo prudenziale e il terzo ottimistico. Non dipende da noi, ma da fattori esterni”.
Tutto questo comporta anche la rinuncia, almeno all’inizio, alla campagna abbonamenti: “Non avendo certezze di capienze, risulta impossibile prevedere il numero di abbonamenti. L’unica strada che stanno seguendo tutti i club è quella di poter aprire con la biglieteria ordinaria”.
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