REGGIO EMILIA – “Mentalmente sono carico, contento di far parte della squadra e come si è visto anche in queste ultime partite sto cercando di dare una mano in tutti modi”.
L’attaccante della Reggiana, Stefano Pettinari, guarda al presente ma non dimentica quanto successo negli ultimi mesi. La sua esperienza sin qui non è stata tra le più tranquille ed è stato lo stesso giocatore a raccontarla alla stampa. Arrivato nell’estate 2023, è stato più volte al centro di voci riguardanti una possibile cessione oltre che di dissapori con l’ex direttore sportivo Roberto Goretti.
Una situazione iniziata nell’ottobre dello scorso anno, dopo le differenti valutazioni sull’infortunio al muscolo soleo subìto dall’attaccante. “Dal mio punto di vista è stato un po’ più grave di quello che doveva essere, io per per generosità sono andato anche oltre il dolore, perché mi era stato detto che non avevo niente di particolare. Poi, è arrivato un dolore troppo forte e da lì sono nate situazioni di divergenza. Ognuno la vedeva un po’ a modo suo e poi è nata questa situazione che purtroppo mi ha tenuto fuori per per parecchio tempo”.
Con l’inizio della nuova stagione la società ha provato a cedere Pettinari senza successo nel mercato estivo. Rimasto a Reggio, il club lo ha inizialmente escluso dalla rosa, destino condiviso con il centrocampista Elvis Kabashi. Da ottobre, il reintegro: “Nel momento in cui ti arrivano delle situazioni dove non sei contento di andare per vari motivi, non si è creata la situazione giusta – ha detto Pettinari – La società ha poi fatto delle scelte. Io le ho rispettate, mi sono sempre allenato con la speranza di rientrare in gruppo perché qui sto bene come stavo bene anche l’anno scorso. Mi sono sempre impegnato”.
Per Pettinari, tre presenze da subentrato e la gioia di partire dal primo minuto nel match contro il Bari: “Più che altro, è stato bello rientrare nel gruppo, allenarsi con i compagni, vivere lo spogliatoio e poi rientrare in campo sia da subentrato che da titolare. È stata una bella emozione, mi mancava”.