REGGIO EMILIA – Scambiare quattro chiacchiere con Romano Amadei è così: si passa dal sorriso alla serietà nell’arco di pochi secondi. E’ difficilissimo che compaia in video e non così semplice che rilasci dichiarazioni. Ha una concezione chiara della società che guida: sceglie gli uomini da portare con sè e manda avanti loro pur essendoci sempre. E naturalmente ci sarà mercoledì sera. “Vorrei vincere”, dice.
Sarà il 66° derby del Secchia in campionato. Reggiana e Modena arrivano qui da capoliste appaiate del girone B, entrambe con caratteristiche da record: le 22 giornate da imbattuta della Reggiana, le 14 vittorie consecutive del Modena. Questa è già storia, è come se questo derby fosse a parte rispetto all’archivio dei precedenti. C’è un altro aspetto in cui è ormai ora di parlare solo di oggi e non più di ieri: è quello che riguarda lo stesso Amadei, passato dal Modena alla Reggiana all’inizio dell’estate 2019. Quelle scorie, col finale dell’esperienza canarina e del rapporto con gli ex compagni di dirigenza non proprio da libro cuore, sono andate. Adesso quando Amadei utilizza gli aggettivi possessivi lo fa pensando al granata.
“Sono molto soddisfatto…è chiaro che vinci vinci e vince anche qualcun altro…ma non perchè quel qualcun altro sia il Modena… Comunque sono molto contento di quello che sta facendo la mia squadra: hai sentito eh? ho detto mia”, sottolinea Amadei.
Reggiana-Modena è una partita che è un privilegio poter giocare, un privilegio poter gestire da allenatori, un privilegio poter guardare dal vivo: sono state circa 500 le richieste di accredito. Ovviamente molte non potranno essere accolte, ma questo per dire l’attenzione che c’è, anche a livello nazionale, su questo incontro. Per una sera, anche se in salsa minore, il Città del Tricolore ruberà al Meazza il titolo de ‘La Scala del calcio’. Il contatore dei biglietti venduti dice 8.800, di cui 1.900 sono di colore gialloblu. In questi casi si parla di ‘festa dello sport comunque vada’, ma in palio c’è tanto. Oppure addirittura tutto?
“Sarà positivo – le parole del patron – per chi vincerà e avrà invece un significato impegnativo per chi dovesse perdere, perché comporterà qualche dubbio”.
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