REGGIO EMILIA – C’è chi definisce la cosa “surreale” e “pazzesca”, c’è chi invoca rispetto per la Reggiana, c’è chi dice “non ha senso, lo fanno tutti”.
Ha scatenato una ridda di commenti sui nostri social la notizia delle decisioni del giudice sportivo dopo Reggiana-Cesena, decisione presa sulla relazione dei procuratori federali presenti mercoledì sera al Città del Tricolore e che getta sale sulle ferite della piazza per la sconfitta nel sentitissimo derby e per la gestione arbitrale da molti criticata. Quel “lo fanno tutti” è riferito all’utilizzo, da parte di Aimo Diana, del cellulare mentre si trovava seduto in tribuna dato che era già stato squalificato un turno a Gubbio. Secondo i procuratori federali – possono essere uno, due o tre a seconda del grado di rischio della partita, in questo caso erano tre – quel cellulare mister Diana lo utilizzava per dirigere comunque la squadra.
I procuratori hanno fotografato e filmato il mister e hanno redatto una relazione fermandosi allo stadio fino a notte fonda. Non è chiaro come abbiano fatto a determinare con certezza che Diana usasse il cellulare proprio per dirigere la squadra, ma non è comunque la prima volta che viene disposta una squalifica con questa motivazione. E’ la quarta per il mister da quando è alla guida della Reggiana. Al momento, la società non ha comunicato di voler fare ricorso contro questa o le altre decisioni del giudice sportivo, che ha squalificato per un turno anche Luca Cigarini, sebbene il centrocampista non sia ancora disponibile dopo l’infortunio dello scorso anno, “per essere entrato nell’area degli spogliatoti e aver tenuto una condotta irriguardosa verso il direttore di gara”. Una giornata anche per capitan Rozzio dopo l’espulsione per somma di ammonizioni.
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