REGGIO EMILIA – “Le novità spesso spaventano, non sono capite, non sono accettate. Se avessi dovuto scommettere un euro dopo Fiorenzuola (ko 5-0) sull’essere campioni d’inverno, non lo avrei fatto”. Così il presidente granata Carmelo Salerno.
Le decisioni di cui parla il presidente granata sono soprattutto l’aver progettato un nuovo modo di fare e gestire squadra e società e l’aver preferito Roberto Goretti a Doriano Tosi, che era stato il direttore sportivo della promozione, per puntare ad un’altra promozione. Mentre la dirigenza brinda, mentre si parla del presente da campioni d’inverno e del futuro, Salerno non riesce, ogni tanto, a non riferirsi al passato. E’ come se in una stagione, questa, ce ne fossero due se non tre: se stessimo giocando a poker, questo sarebbe l’anno dell’all in, costantemente in bilico tra emozioni e razionalità. “Dobbiamo fare di più, dobbiamo riuscire ad arrivare a quello che hanno fatto altre squadre. Goretti a Perugia lo ha fatto – continua Salerno riferendosi alla promozione in serie B – Dobbiamo far diventare una squadra di calcio come una normale azienda. Il calcio è un bene pubblico però pagato dai privati, non può durare a vita”.
Un’altalena, come lo è stato il girone d’andata. “In alcune partite siamo stati un po’ fortunati. Dobbiamo essere consapevoli che ci sono molto cose da migliorare per arrivare primi in fondo al campionato”.
Il direttore sportivo Roberto Goretti cerca un centrocampista: è quello l’obiettivo principale del mercato di gennaio. Ma prima bisognerà fare i conti in casa e parlare con i giocatori. “Chi vorrà andare via, se ci saranno opportunità, potrà farlo. Con due-tre parlerò io per una eventuale cessione”.
calcio Natale Reggiana serie B bilancio Serie C Carmelo Salerno Roberto Goretti