REGGIO EMILIA – Le due vite sono quelle della Reggiana: la vita della passata stagione e quella di adesso. Le due vite sono quelle di Aimo Diana: la vita della passata stagione e quella di adesso. I giri che fanno sono quelli tra ricordi pesanti, fantasmi da scacciare o già scacciati, infortunati e diffidati; sogni, speranze, obiettivi e battaglie. Passione: non quella in occasione di San Valentino, ma quella a bordo campo, con quel cartellino rosso sventolato negli ultimi minuti non per lui ma per il direttore sportivo Goretti.
“Sono tutti pronti. Pochi pensieri, tanta corsa e tanta voglia di fare punti sempre”, dice Diana.
E adesso via, con la settimana più importante della stagione. Sì, perdendo a Cesena la Reggiana rimarrebbe in testa. Sì, il campionato è ancora lungo. Ma se vincesse? “Non cambieremo nulla del nostro modus operandi. Dopo il Cesena ci saranno le altre”.
La pratica Gubbio doveva essere archiviata e così è stato. I granata sono da tempo in quella fase in cui non sbagliano quello che non devono sbagliare, e forse Ancona possiamo definirla l’eccezione che conferma la regola. Questa almeno è la speranza. Ieri sera c’è stata una partenza senza appello, che non ha lasciato margini agli umbri. L’immagine concreta di questo avvio è stato il gol del golden boy Jacopo Pellegrini dopo 5 minuti pronti via. Poi è stata una stilettata di brividi, da Guiebre a Vallocchia a Lanini, che ha raddoppiato poco dopo. Ma a inizio ripresa il brivido l’hanno creato Arena e compagni, con la rete, rimasta la rete della bandiera, di Bulevardi. “Sono contento di lasciare tutto in campo”, confida Lanini.
Vietato dormire anche la prossima lunedì notte al Manuzzi.
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