REGGIO EMILIA – Cara Reggiana, dov’eri rimasta alle 20,30 di ieri sera? Che ti è successo in venticinque giorni di attesa? Soprattutto: hai la forza di metterti alle spalle la partita di ieri sera e regalarci una notte da sogno venerdì?
La gara d’andata dei quarti di finale play-off ci lascia più domande che risposte. Pronti via e Guerra trova il lampo partita. Bravi quelli della Feralpisalò o polli i centrocampisti granata che non pressano a centrocampo, i difensori che si fanno imbucare e il portiere che è nella terra di nessuno?
“Avevo proprio paura di questa cosa, dell’impatto della partita dopo 25 giorni senza partite ufficiali. Il rischio era questo, di non avere impatto emotivo e fisico immediato. Abbiamo preso gol subito, di solito non accade”, risponde l’allenatore granata Aimo Diana.
Ci sono voluti venticinque minuti perchè la Reggiana ritrovasse il gioco senza però che il tutto si traducesse in occasioni da gol limpide. Che la Feralpisalò fosse una bella squadra, lo si sapeva. Che la truppa di Diana faticasse a riscoprire i propri meccanismi e a giocare con fiducia, speravamo non accadesse. Nel secondo tempo, i granata hanno piantato le tende nella metà campo lombarda senza però impensierire più di tanto i locali. Cigarini è uscito malconcio e venerdì non ci sarà ma con o senza lui, servirà una Reggiana determinata, molto più attenta e cinica in attacco per continuare a rincorrere la serie B.
“Abbiamo 90 minuti per gestire questo svantaggio, nulla è perduto. Faremo una gara attenta”, chiosa Sergio Contessa.
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