REGGIO EMILIA – Con1 punto nelle ultime 6 partite (a Empoli) e 9 sconfitte su 17 incontri disputati, la Reggiana è entrata in un tunnel che l’ha portata al terz’ultimo posto in classifica, in piena zona retrocessione. Ora, ci si aggrappa al mercato ma non sarà semplice trovare gli uomini giusti per arrivare alla salvezza.
I capi d’accusa: in 11 contro 10 per 50′, i granata non sono mai riusciti a impegnare il portiere del Pescara. Contro una delle squadre più deboli della serie B, lo dice la classifica, i granata hanno subìto più occasioni da gol di quante ne abbiano create. Nelle ultime 6 partite, gli uomini di Alvini hanno segnato un solo gol e ne hanno subiti 10. Gli argomenti difensivi: ci sono giocatori importanti fuori da diverse settimane; alcune reti degli avversari sono arrivate per errori dei singoli e non di squadra. Forse, qualche strascico del Covid ancora si fa sentire.
Di certo, c’è una squadra tramortita dai risultati che sia contro le grandi che contro le piccole da metà dicembre a oggi ha mostrato di non riuscire a tenere il passo degli antagonisti. Per un verso o per l’altro, gli avversari sono migliori. C’è chi ha la rosa più lunga, chi ha qualche uomo più esperto, c’è chi sfrutta le palle ferme, chi trova la giocata della vita. Si ha l’impressione che Alvini abbia fatto miracoli nella prima parte di campionato e che adesso un po’ tutti abbiano preso le misure alla Reggiana, che più di così può fare poco.
Ci si aggrappa al mercato, ma per trovare giocatori di qualità occorrono soldi, tanti, e non sembra che la società sia intenzionata a svenarsi. Del resto, non dimentichiamo che è più grave un fallimento di una retrocessione. Così, si spera che un direttore sportivo esperto come Doriano Tosi trovi qualche buon innesto sfuggito ad altri. Ma non sarà semplice. In fondo, la Reggiana è una neopromossa e molti dei giocatori che schiera, la B prima di quest’anno non l’avevano mai vista. Questo campionato è lunghissimo e tirare conclusioni adesso in un senso o nell’altro sarebbe decisamente prematuro.
