REGGIO EMILIA – Non c’è tempo, proprio no. Se sia meglio o peggio, il fatto che già martedì la Reggiana giochi, tifando anche Cesena chiamato ad arrestare la rincorsa dell’Entella, lo scopriremo solo vivendo. Capiremo se questa possibilità dietro l’angolo di rifarsi sia cosa psicologicamente buona, che serva a non far depositare le scorie, i se, le recriminazioni e i rimpianti di una sfida da vincere e che non è stata vinta, o se troppa fretta sia invece deleteria. Ma con i punti di domanda non si procede, si procede con i mantra e con gli imperativi: rialzatevi, noi ci crediamo. Così dicevano ieri sera i 9mila del Città del Tricolore, che pregustavano un sabato sera perfetto e invece hanno dovuto masticare amaro.
“Potevamo fare di più”, le parole di Luca Cigarini. Sì, il leader granata ha sintetizzato bene. Diciamo che molte cose sono andate storte, ma quelle che potevano essere raddrizzate dai granata sono rimaste lì, in preda a un gruppo nervoso, frenetico, poco cinico, che non ha saputo approfittare della superiorità numerica per tutto il secondo tempo. “Non abbiamo trovato la chiave, ma come passano le vittorie passano anche le sconfitte”, ha invece detto mister Aimo Diana.
Questa mattina la sgambata a Cavazzoli e nessuna voglia di parlare. La preoccupazione è per la coppia d’attacco Pellegrini-Lanini, usciti prima uno e poi l’altro per infortunio: distorsione alla caviglia per Jacopo, trauma muscolare per Eric. Adesso, tutte le speranze del prossimo futuro sono riposte in Montalto.
Leggi e guarda anche
La Reggiana cade in casa contro l’Entella: per la B ci sarà da sudare fino alla fine. VIDEO
Reggio Emilia calcio Serie C AC Reggiana 1919 Aimo Diana reggiana-entella











