REGGIO EMILIA – “La vita è come delle montagne russe, basta solo cavalcarle”, cantava Ronan Keating. La Reggiana è salita a bordo ed eccome se le cavalca.
L’impressione è che questo rush finale sarà una bomba di adrenalina, un ping-pong rovente, una partita a tennis che neanche Federer o Nadal, una cosa che gli amanti del padel si sognano. Questo solo se i granata manterranno lo spirito dell’avvio della partita col Pontedera e se le notizie dall’altra sponda del Secchia continueranno a essere quelle delle ultime ore.
King Paul Udoh dell’Olbia è anche il nostro re. Che sia stato un reggiano – Udoh è nato a Reggio e qui è diventato un calciatore – a castigare il Modena ha un che di ulteriore, che è difficile descrivere per i tifosi che in massa avevano incitato i granata sotto l’albergo. “Al di là del risultato del Modena, noi oggi eravamo veramente molto concentrati”, ha ammesso nel dopo gara mister Aimo Diana.
L’altro king è “King Andrew”: Andrea Arrighini ha staccato il primo numerino della macchinetta dei gol segnando praticamente a casa sua, proprio contro la società nella quale è calcisticamente cresciuto. “Dedico questo gol a mia figlia e alla mia compagna, che mi supportano sempre. Era importante dare un segnale”, ha detto la punta.
In quattro giorni, il -5 dal Modena è diventato un -2. La vita è come delle montagne russe, appunto, e non illudiamoci: di bel gioco in senso stretto forse ne vedremo poco da qui in avanti. “Capiteranno altri momenti di difficoltà e capiteranno anche agli altri, perché siamo stanchi – ha aggiunto Diana – Stanchi anche di giustificare. Ce la stiamo mettendo tutta, ma per ora non basta. Dobbiamo dare ancora di più, la porta per la promozione è ancora aperta”.
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