REGGIO EMILIA – Il Covid non ha fatto danni solo a livello di rose, ma anche a livello economico. “Ho letto dei dati – ha detto il vice presidente della Reggiana, Giuseppe Fico, ospite ieri sera a To B Reggiana – Siamo la quinta o sesta piazza in serie B dal punto di vista del bacino di pubblico. Questa situazione ci ha di molto penalizzato, avremo potuto allestire una rosa molto più ambiziosa”. Si parla di 5 milioni di euro assenti per mancati introiti nella stagione del ritorno in cadetteria dopo la “bellezza” di 21 anni.
Oltre a Fico, è stato ospite della trasmissione di Telereggio dedicata ai granata anche Ivan Varone: “Adesso dobbiamo tutti prenderci più responsabilità, io in primis – le sue parole – Ce la possiamo e ce la dobbiamo fare, se andassimo ai playout ci salviamo ai playout”. Da quando è arrivato a Reggio Emilia, il Puma è l’idolo dei tifosi perché incarna perfettamente quel cuore e quel non mollare mai che è tra le cose principali che i granata devono dimostrare adesso. Però non solo cuore, anche piedi: quattro i gol finora realizzati e tutti provvidenziali, partendo dall’ultimo al minuto ’96 contro il Brescia per il definitivo 2-2.
Se dovesse scegliere, Varone preferirebbe un centrocampo a tre perché lo lascia libero di giocare a tutto campo. A dispetto dell’amore per la scaramanzia tipico della sua terra napoletana, aggiunge che “la fortuna non esiste, te la vai a cercare con le tue azioni”. Anche se alcuni torti, in campo e fuori, vedi sconfitta a tavolino con la Salernitana, non li ha digeriti: “Meritiamo più rispetto e poi siamo l’unica squadra al mondo ad aver perso a tavolino causa Covid. Ora vediamo cosa succederà col Pescara”.
Perché il Pescara, in lotta per la salvezza e avversaria della Reggiana tra tre giornate, sta attraversando problemi col Covid – e potrebbe avviarsi a recuperare una o più partite con altri risultati già acquisiti, falsando quindi ancora di più un campionato già segnato abbondantemente dalla pandemia.
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