REGGIO EMILIA – Col Potenza i granata hanno lasciato il gioco in mano ai lucani, “pensando a essere tosti” ha detto Massimiliano Alvini, col Novara la partita la vogliono condurre loro e, possibilmente, portarla a casa nei 90 minuti, prima cioè di arrivare agli eventuali supplementari o addirittura alla lotteria dei rigori.
Il mister della Reggiana ha presentato la gara con i piemontesi in programma domani alle 20.30: “Voglio una squadra coraggiosa e intelligente. Col Novara non ci possiamo permettere di andare altissimi, perché hanno giocatori che castigano in transizione, dobbiamo avere equilibrio”.
Vale il famoso detto “squadra che vince non si cambia”, per cui l’idea del mister sarebbe quella di replicare l’11 titolare di lunedì sera. “Sarebbe”, perché si attendono risposte dagli ultimi due allenamenti che diranno in quali condizioni siano Kargbo, Spanò, Serrotti e Rossi, tutti e quattro usciti acciaccati dagli scontri di gioco dei quarti di finale.
Durante tutta la conferenza stampa, il mister non ha mai smesso di definire straordinari tutti i suoi giocatori, concentratissimi, consapevoli di star vivendo un momento magico, così come lo sta vivendo lui: “Sì, arrivando allo stadio ‘accompagnati’ dai cori dei nostri tifosi l’altra sera mi sono commosso, perché è stato troppo bello”.
Alvini ha ripetuto più e più volte come passare il turno col Potenza sia stata una cosa eccezionale da diversi punti di vista, dai 140 giorni di stop da cui venivano i granata a un certo clima venutosi a creare nel pre partita. I lucani erano talmente sicuri di andare loro in semifinale che non avevano nemmeno prenotato l’albergo per la notte. E invece la
serata perfetta l’hanno vissuta i granata: “Ho ricevuto tanti messaggi, non ho dormito tutta notte per rispondere… Anche di un allenatore ad alti livelli che mi ha fatto i complimenti per come era stata impostata la gara, ma non posso dire il nome”.










