REGGIO EMILIA – Il 12 giugno circa 400mila elettori della nostra provincia saranno chiamati a pronunciarsi su cinque referendum in materia di giustizia. I referendum sono stati chiesti da 9 consigli regionali a maggioranza di centrodestra, mentre Lega e Partito Radicale hanno raccolto le firme. Tra le forze politiche che sostengono il sì ai 5 quesiti referendari ci sono anche + Europa, Italia Viva e Partito socialista, che hanno dato vita a banchetti comuni in piazza del Monte per invitare i cittadini alla partecipazione al voto.
“Mi schiero per il ‘sì. Ero in piazza già nel 1986 a raccogliere le firme per il referendum sulla responsabilità civile dei magistrati – afferma Stella Borghi, dirigente a livello locale di +Europa -, referendum che abbiamo vinto all’82% e che il Parlamento ha tradito con la legge Vassalli, per cui i magistrati sono ancora oggi gli unici professionisti che non rispondono dei loro danni”. “Tenete presente – continua – che ogni giorno entrano in carcere tre persone di cui due saranno riconosciute innocenti a distanza di anni se non di decenni”.
“I cittadini italiani devono decidere se va bene la giustizia così com’è o se vogliono cambiarla. Se siamo soddisfatti di una giustizia che non funziona che ha le soluzioni dei processi dopo 10 anni, sia in sede civile che penale, che vede il 40% delle persone nelle carceri in attesa di giudizio e senza una condanna; se la cittadinanza è contenta di questo… allora non vada a votare”, sostiene Maura Manghi, Coordinatrice Provinciale di Italia Viva.
Di seguito invece l’appello di Daria De Luca, segretaria responsabile dello Psi reggiano: “Per il Partito Socialista i cittadini devono rigorosamente andare a votare, quindi questo è proprio un appello a recarsi alle urne. A maggior ragione per noi che crediamo in una giustizia giusta, partecipativa, per tutti i diritti delle persone, crediamo che si debbano votare cinque ‘sì”.
Referendum giustizia voto 12 giugno 2022










