REGGIO EMILIA – Enrico Bini, primo cittadino di Castelnovo Monti, è l’unico sindaco sindaco reggiano ad aver firmato la richiesta di un referendum popolare sul fine vita. Nella nostra provincia sono state già raccolte più di 4000 adesioni. Si sono mossi soprattutto, ma non solo, gli esponenti di Più Europa che da giugno hanno piazzato banchetti in città e in alcuni paesi della provincia. E’ possibile firmare presso ogni ufficio comunale ed anche online. In realtà la soglia delle 500mila firme a livello nazionale è stata già abbondantemente superata ma i sostenitori del referendum continuano a chiedere adesioni. L’obiettivo è consegnare alla Corte Costituzionale la richiesta di consultazione referendaria corredata da un milione di nomi e cognomi.
Nei primi giorni di settembre arriverà a Reggio Marco Cappato, tesoriere dell’associazione Luca Coscioni, che accompagnò in Svizzera per il suicidio assistito Dj Fabo. Per quella scelta, Cappato affrontò un processo nel quale fu dichiarato non punibile.
A Reggio hanno firmato soprattutto giovani e donne. Sono mancate per ora le firme dei politici. Il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha dichiarato che sarebbe pronto a mettere il proprio nome tra i richiedenti purchè questa decisione non venisse strumentalizzata in quanto tocca la sfera etica e personale. Chi si oppone al referendum è il Vescovo di Reggio, monsignor Massimo Camisasca che ha dichiarato: “Siamo invitati a riconoscerci come illimitati e onnipotenti, diventiamo così disumani. L’umanità invece sta nella cura, nel prenderci cura di noi stessi e degli altri”.
I sostenitori della consultazione referendaria rispondono che l’importanza di poter decidere della propria vita fino alla fine deve finalmente diventare un diritto anche in Italia.
Aggiornamento 31 agosto
Anche il sindaco di Campagnola Alessandro Santachiara ha firmato.
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