REGGIO EMILIA – Difficilissimo, se non impossibile che ci siano sorprese e che si arrivi al quorum. Alle 15 quando chiuderanno le urne sarà certificata la non validità dei 5 quesiti, quattro su temi legati al lavoro su jobs act, indennità di licenziamento, precariato e sicurezza, promossi dalla Cgil, e uno sulla cittadinanza a 5 anni di +Europa. Poi si aprirà, come sempre il dibattito politico che, trattandosi di referendum, non potrà dimenticare che dal 1997 a oggi solo in un caso, nel 2011 sull’acqua pubblica, è stata raggiunta la fatidica soglia del 50%+1 degli aventi diritto alle urne.
Venendo all’affluenza di questa tornata in Italia alle 23 di ieri, ora dell’ultima rilevazione ufficiale, era andato ai seggi il 22,73% degli elettori. Trattandosi di 5 quesiti per il quorum conta il dato di affluenza per ogni proposta di modifica della legga, ma gli scarti sono davvero minimi. Per curiosità il più partecipato è il quesito sulla sicurezza sul lavoro
Spulciando tra i dati delle regioni, la partecipazione maggiore, sempre alle 23 di ieri sera, c’è stata in Toscana, l’unica ad aver raggiunto il 30% degli elettori, in Emilia Romagna, seconda per affluenza, siamo al 28,8. Secondo posto tra le province anche per Reggio Emilia, alle spalle di Bologna, al 34,6%. Nel reggiano siamo al 32,5 con Reggio città che supera la partecipazione ai seggi di 1 elettore su 3 al 33,8%. Il comune dove alle 23 di ieri sera si era votato di più però è stato Fabbrico al 42,5% davanti a Correggio e Bagnolo. Quello dove si è votato meno è Toano con il 21% degli aventi diritto alle urne. Solo di poco maggiore l’affluenza a Vetto e Canossa.
Adesso non resta che aspettare i dati definitivi sull’affluenza che arriveranno immediatamente dopo la chiusura dei seggi che come detto avverrà alle 15.
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