REGGIO EMILIA – Sul reddito di cittadinanza, “i Comuni reggiani approvino quanto prima i regolamenti dei ‘progetti di utilità collettiva’, che permetterebbero di utilizzare gran parte dei percettori del reddito, che in provincia sono oltre 12mila, in lavori socialmente utili alle loro rispettive comunità. Basta ritardi”. Lo dichiarano in una nota i parlamentari del Movimento 5 Stelle Maria Edera Spadoni, Davide Zanichelli, Gabriele Lanzi, Maria Laura Mantovani e il capogruppo pentastellato in Comune a Reggio Gianni Bertucci e il capogruppo a Scandiano Marco Barbanti.
“Dopo aver consultato i dati fornitici dal ministero – spiegano i pentastellati – al 25 settembre solo due enti della nostra provincia, Novellara e Boretto, hanno attivato questa misura obbligatoria prevista nella legge del reddito. In Italia, a oggi, su 8mila Comuni sono poco più di 400 quelli che hanno attivato regolamenti relativi ai ‘progetti utilità collettiva’ previsti dalla normativa, per un totale di 1422 progetti. Per far funzionare al meglio il reddito è utile che ogni istituzione si attivi per quanto di sua competenza. E’ opportuno muoversi al più presto, approvando regolamenti e attivando convenzioni per varie attività che vanno dalla tutela e manutenzione del verde e degli spazi e dei beni comuni pubblici, attività a favore degli anziani, tutela del territorio, attività in biblioteca”.











