REGGIO EMILIA – Si moltiplicano gli accertamenti sui percettori di reddito o pensione di cittadinanza per verificare chi è davvero in possesso dei requisiti e chi invece ha cercato di approfittare della situazione con false dichiarazioni. Due settimane fa tre dei componenti di una banda di rapinatori sgominata dai carabinieri. Pochi giorni fa 5 soggetti pizzicati dalla Guardia di finanza fra Reggio, Castellarano e Vetto. E ora 8 persone residenti a Guastalla. L’attenzione è giustificata dai numeri e dai fatti: nel 2019 in provincia di Reggio l’Inps ha versato circa 10 milioni di euro fra reddito e pensione di cittadinanza, ma l’ottenimento del beneficio, come spesso succede, è basato su autocertificazioni che non sempre sono veritiere.
L’importo medio mensile del reddito di cittadinanza nella nostra provincia è di 458 euro, mentre la pensione di cittadinanza è in media di 220 euro. Va detto comunque che, nonostante il meccanismo dell’autocertificazione, le richieste sono state soggette ad una forte scrematura. L’anno scorso le domande presentate in provincia di Reggio sono state 8.748. Di queste 3.500 – pari al 40% – sono state respinte, mentre 595 sono in fase istruttoria. Le domande accolte sono state dunque 4.332, ma 321 sono decadute, per cui le prestazioni vigenti alla fine del 2019 erano 4.011.
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