REGGIO EMILIA – “I dati sono confortanti, spiegando ai cittadini capiscono e progressivamente stiamo recuperando”. Così Massimo Fabi, assessore regionale alla Sanità. La scorsa estate la Regione Emilia-Romagna ha adottato una serie di interventi mirati per rafforzare il sistema di recupero dei ticket non ancora riscossi, in particolare quelli del periodo Covid. Si è passati, a livello regionale, da 7,5 milioni di euro nel 2020 a oltre 21 milioni nel 2024: per un totale di quasi 30 milioni di ticket non pagati. Il numero dei pazienti che ha ricevuto l’invito a regolarizzare il pagamento è passato dagli 88.368 del 2020 ai 245.800 del 2024. Secondo l’assessore già in questi primi mesi sono state recuperate cifre significative: “Stiamo recuperando, è un atto di giustizia sociale nei confronti di coloro che invece hanno adempiuto a questo dovere civico”.
Sono le singole aziende sanitarie, come stabilito da una delibera regionale, ad avere la responsabilità del recupero crediti approvando regolamenti specifici. Per l’Ausl di Reggio il non riscosso in 5 anni costituisce il 3,1% del totale.
“Su 78 milioni in 5 anni ne dobbiamo recuperare 2,2 milioni – spiega il direttore generale Davide Fornaciari – Non sono solo cittadini che hanno evaso, ma anche ticket che sono stati posticipati perchè le prestazioni hanno subìto diversi passaggi; stiamo comunque recuperando”.