REGGIO EMILIA – La cassa integrazione è in partenza, durerà un anno e coinvolgerà tutti i dipendenti del quartier generale di Pieve Modolena. Il ricorso agli ammortizzatori sociali da parte di Realco-Sigma è una delle misure rientranti nel piano necessario a far fronte a una crisi aziendale dovuta principalmente alla forte flessione subita dalle vendite. Rispetto al 2024, quando il fatturato raggiunse all’incirca i 300 milioni di euro, nell’anno in corso è previsto un calo del 25%.
Tra i fattori che hanno contribuito al calo dei ricavi c’è anche l’uscita dalla compagine societaria, nel febbraio 2024, di Donatella Prampolini, che per cinque anni è stata presidente della storica società cooperativa. Un divorzio che era stato da lei motivato con l’impossibilità a far prevalere una sua idea di sviluppo dell’azienda. La società della Prampolini, Mpt, ha dato vita ad una collaborazione con Pam. Andandosene da Realco Sigma, la ex numero uno ha portato con sé i negozi di sua proprietà. Anche per questo motivo la rete distributiva di Realco conta oggi una cinquantina di punti vendita in meno rispetto al passato. Il numero si è ridotto a 125, situati quasi tutti in Emilia-Romagna, da Piacenza a Rimini. Oltre al marchio principale Sigma, fanno parte del gruppo anche le insegne Ecu ed Economy.
Catene destinate a perdere ancora qualche anello, dato che il piano di risanamento prevede la vendita di 17 negozi di proprietà. Nell’elenco delle dismissioni figurano poi alcuni immobili come magazzini ed altri spazi più o meno inutilizzati. Tutte alienazioni che puntano a creare un po’ di liquidità dato che, a fronte di entrate in calo, i costi fissi sono rimasti i medesimi e l’indebitamento è schizzato verso l’alto.
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