REGGIO EMILIA – “O sarà possibile organizzare iniziative da 80-100mila persone o verrà utilizzato in gran parte il boulevard”. A parlare è Roberto Olivi, presidente di Coopservice. Il futuro della Rcf Arena, nel senso del come verrà utilizzata è legato alla visione e alle modalità pensate per i maxi eventi nel dopo emergenza Coronavirus. Olivi è comunque del tutto ottimista, visto che i grandi spettacoli sono stati rimandati di un anno.
Coopservice, assieme ad altre sei imprese del territorio – Arena Campovolo, Finregg, Nial Nizzoli., Rcf Group, Smart Group S.c.a.r.l. e Taste – è una delle anime della società C.Volo Spa, sub-concessionaria dell’area. Per il gruppo l’obiettivo rimane quello dell’aprile 2018, la data di inizio dei lavori della Rcf Arena al Campovolo: farla diventare uno strumento straordinario, il luogo in grado di rilanciare lo spettacolo e il turismo in Emilia Romagna e oltre, e con stadi e palazzetti probabilmente indisponibili la stagione giugno-settembre 2021 potrebbe essere ricchissima: “Noi crediamo che il 2021 segnerà un prima e un dopo – aggiunge Olivi – e che ci saranno ancora più possibilità che vogliamo cogliere tutte”.
Nonostante le due settimane di stop, la tabella delle tappe prosegue veloce rispettando le consegne e i tempi previsti per i fondi regionali e arriverà alla fine, come previsto, a settembre: e ci sono ipotesi in campo per un’inaugurazione, ancorché virtuale. “Mancano solo le disposizioni per bagni e boulevard”, chiosa Olivi.
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