CAMPEGINE (Reggio Emilia) – Una manciata di minuti, un’azione molto rapida condotta da rapinatori che probabilmente hanno tenuto controllato il negozio, forse ne sono stati clienti, probabilmente sapevano delle telecamere interne e sono entrati a volto coperto con sciarpe e cappelli. Addosso avevano anche i guanti, con ogni probabilità sapevano che era la giornata giusta perché in cassa c’erano i soldi per pagare le vincite del Lotto.
A raccontare i dettagli di questa rapina è la titolare della tabaccheria, Adelia Bonoretti, che gestisce il negozio in via Guido Rossa a Caprara di Campegine, ereditato dai genitori e che gestisce con la sorella e la figlia. I due si presentano pochi minuti prima delle 10, l’unico momento nel quale non c’è nessun altro cliente. Uno resta sulla porta, l’altro si avvicina e chiede l’incasso indicando il cassetto. La titolare in un primo momento pensa a uno scherzo poi capisce, davanti alla pistola, forse giocattolo, che si tratta di rapinatori veri. Italiani, spiega, e senza inflessioni particolari. Non rischia, si dimostra collaborativa e consegna i soldi; i due non chiedono altro, arraffano il bottino e fuggono.
Ad aspettarli in strada un’auto alla guida un terzo complice e la donna, che li ha seguiti, li vede salire e prende parte della targa. Elementi che potranno essere utili per le indagini condotte dai carabinieri e che procedono per il reato di rapina aggravata. Sul posto dopo l’allarme un equipaggio della compagnia di Guastalla e uno della stazione di Castelnovo Sotto competente per territorio. Sull’intera zona è scattata una serrata caccia alla banda che per il momento ha fatto perdere le proprie tracce. Non lontano dalla frazione si trova il casello autostradale Terre di Canossa.
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Reggio Emilia carabinieri Campegine rapina tabaccheria capraraDoppio arresto per la rapina in tabaccheria: indagini lampo di polizia e carabinieri