REGGIO EMILIA – Otto squadre, quasi un centinaio di ragazzi coinvolti che si si sono affrontati in un torneo di calcetto sul terreno sintetico del campo Zandonai, in città. A Reggio si è tenuta tra fine febbraio e fine marzo la prima edizione della Ramadan League, un campionato in cui sono state rappresentate le varie comunità di fede musulmana radicate sul nostro territorio con lo scopo di condividere il tempo libero durante il mese del ramadan. Una iniziativa nata anche con l’obiettivo di aprirsi già dal prossimo anno a squadre non islamiche, all’insegna dell’integrazione. Uno degli organizzatori è un 23enne di origini egiziane nato a Reggio: “E’ stato un bellissimo momento di festa”, racconta Reafei Hassanein.
Refaei si dice un po’ amareggiato nel ravvisare un aumento di reazioni di disagio di fronte alle sue origini arabe.
“Purtroppo, essere giovani di origini nordafricane rischia di essere visto come fonte di turbolenze, soprattutto se si è in gruppo”, sottolinea con un po’ di amarezza Ahmed El Ghoul, un altro degli organizzatori del torneo.
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