Servizio Tg Reggio
di Michele Angella
CASTELNOVO MONTI (Reggio Emilia) – Niente pubblico sulle strade del Rally dell’Appennino Reggiano. Lo ha deciso la Prefettura di fatto a tre giorni dal via della gara, prevista per sabato 16 e domenica 17 settembre. Gara sulla cui storia recente pesa la morte, due anni fa, di due spettatori – Davide Rabotti e Cristian Poggioli- travolti da un’auto lungo il percorso.
Dopo un anno di stop, l’Automobil Club ha affidato l’organizzazione alla scuderia Maremma Corse 2.0. Nei mesi sono stati tanti i momenti di confronto con le istituzioni, fino a definire il percorso e le prove speciali. Nelle ultime ore la doccia fredda con la comunicazione di quanto deciso in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza. Stando a quanto trapela, si è andati vicino alla cancellazione in toto della gara. Poi il punto di incontro: via libera alla gara, ma senza pubblico. Resta un tema: come sarà possibile controllare in modo puntuale trenta chilometri di prove speciali? Ovvio che molto (tutto) dipenderà dal buon senso dei singoli. Non potrà essere tutto sulle spalle dei commissari di gara.
Rally vietato al pubblico, il prefetto: “Non ci sono le condizioni di sicurezza”. VIDEO
Nel frattempo non manca la delusione tra gli appassionati, che avevano già programmato trasferta e punti di osservazione per godersi il meglio della gara. Chi vorrà ammirare le auto e incontrare gli equipaggi potrà farlo a Castelnovo Monti, dove è stato stabilito il quartier generale della gara.
“Ben conoscendo la sportività degli appassionati reggiani e, in generale, degli amanti dei rally, gli organizzatori sono certi che questa norma sarà del tutto recepita e rispettata – è la posizione ufficiale di Maremma Corse – Peraltro, si invitano gli stessi appassionati a collaborare pienamente con il personale di servizio dell’organizzazione e si coglie l’occasione per sottolineare come sarà possibile seguire la competizione anche in diretta streaming, tramite la Pagina Facebook di Rally Dreamer. La sicurezza della manifestazione è obiettivo primario e comune degli sportivi, nella consapevolezza che, solo con il pieno rispetto delle normative sarà possibile assicurare un duraturo futuro a questa competizione che riscuote tanto affetto ed interesse da parte di tutta la comunità locale”.
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