REGGIO EMILIA – Gli effetti negativi dell’emergenza da Covid-19 sulle attività manifatturiere in provincia sono state, nell’ultimo scorcio del 2020, leggermente più contenuti se confrontati con i primi nove mesi dell’anno.
Nonostante la produzione dell’industria manifatturiera sia risultata ancora in calo, l’analisi dell’ufficio Studi della Camera di Commercio rileva una attenuazione della flessione nel quarto trimestre. A dirlo sono gli stessi imprenditori, secondo i quali nel periodo ottobre-dicembre 2020 i livelli produttivi del manifatturiero reggiano hanno registrato una diminuzione del 3,1% rispetto all’analogo periodo del 2019. La variazione negativa, dunque, è più che dimezzata rispetto a quanto accaduto nel terzo trimestre del 2020: in tale periodo, infatti, gli imprenditori avevano rilevato una flessione della produzione del 7%.
Tre comparti hanno registrato un andamento positivo: si tratta dell’alimentare (+1,9%), del ceramico (+0,6%) e dell’industria delle materie plastiche (+0,4%). Per la maggior parte dei restanti il trimestre ha invece registrato il segno ‘meno’: -2,3% per la metalmeccanica, -2,1% l’elettrico-elettronica, -5,3% per le altre industrie manifatturiere. Ben più rilevante è poi apparsa la flessione del sistema moda, per il quale si è addirittura accentuato l’andamento negativo dei livelli produttivi, passato dal -11,1% del trimestre luglio-settembre 2020 a -18,5%.












