SCANDIANO(Reggio Emilia) – Muri imbrattati, statue fatte a pezzi insieme a suppellettili e arredi. Questa la situazione all’interno della chiesa della frazione di Ca’ de Caroli dopo il raid dei vandali che hanno anche disperso a terra vasi sacri e ostie dopo aver forzato il tabernacolo.
Sul posto, oltre al vicario generale, monsignor Alberto Nicelli, si sono portati i carabinieri dopo l’allarme dato da alcuni fedeli che, entrando nel luogo di culto, si sono trovati davanti solo devastazione provocata da una “violenza cieca”. Il vescovo Camisasca, informato dell’accaduto, ha espresso profondo rammarico e invitato sacerdoti e fedeli a stringersi idealmente intorno alla comunità e al suo parroco, don Rino Bertoldi, elevando preghiere per la riparazione e per il pentimento degli autori.
“La profanazione, dal punto di vista canonico, comporta automaticamente la scomunica per quanti hanno compiuto tali gesti – si legge in un comunicato della Diocesi – Il vescovo si è riservato, sin d’ora, di recarsi nelle prossime settimane nella chiesa di Ca’ de Caroli per presiedere una messa come segno di vicinanza alla comunità locale, sfregiata nel sentire religioso che ha radici antichissime”.
“Un pranzo o una cena sul sagrato della chiesa – la proposta del sindaco di Scandiano, Matteo Nasciuti – Il ricavato da devolvere interamente al ripristino. Un segnale che tutta la comunità è vicina a don Rino e a tutti i parrocchiani di Ventoso e Ca’ de Caroli. Ho appena inviato al vescovo e all’unità pastorale questa proposta per dare un immediato segnale, da parte di tutta la comunità, in risposta alla vandalizzazione della chiesa”.
Il servizio di Tg Reggio