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in studio Manuela Catellani,
Francesco Galli da Castellarano
CASTELLARANO (Reggio Emilia) – Un ragazzo di 13 anni residente a Fiorano si è tuffato nel fiume Secchia e non è più riemerso. L’allarme è scattato alle 15,30. E’ stato trovato morto due ore dopo, a 4 metri di profondità, nei pressi dello stesso punto del fiume a Castellarano. Alle ricerche hanno da subito partecipato tre squadre dei vigili del fuoco, compresi i sommozzatori arrivati da Bologna. Sono stato loro a trovare il cadavere. Due gli elicotteri in volo nella speranza di individuare il giovane ancora vivo.
Stando ad una prima ricostruzione, il gruppetto era composto da quattro coetanei, tutti di 13-14 anni: due di Sassuolo, uno di Tressano di Castellarano e la vittima, di Fiorano. Si tratta di un giovane originario del Burkina Faso. A Castellarano sono presto arrivati i genitori e i parenti del giovanissimo, sconvolti dalla notizia.
Sul posto anche il sindaco di Castellarano Giorgio Zanni, che ha attivato la macchina della protezione civile del paese. Lo stesso ha fatto anche la Croce Rossa. Per le famiglie dei giovani coinvolti il sindaco ha anche attivato un sostegno psicologico. Proprio nei pressi del punto dell’annegamento due cartelli ribadiscono il divieto di balneazione, scritti in quattro lingue. Divieto che vale per tutte le acque interne dell’Emilia Romagna.
Il messaggio del sindaco Zanni: “A nome mio e dell’intera comunità, il più sincero cordoglio e vicinanza alla famiglia ed i parenti del ragazzo, tuffatosi nel Secchia e riemerso solo molto dopo grazie all’intervento dei sommozzatori. La nota pericolosità dei fiumi interni della nostra regione e fiume del Secchia, i divieti di balneazione su tutti i corsi d’acqua interni ed cartelli di divieto e di avviso non rendono che ancor più tragico quanto oggi avvenuto. Sono stato sul posto per tutto il pomeriggio insieme ai ragazzi e le famiglie, le Forze dell’Ordine, i Vigili del Fuoco ed i volontari della Croce Rossa di Castellarano che ringrazio di cuore per l’impegno, la professionalità e la sensibilità dimostrata. Ho inoltre ritenuto opportuno attivare e mettere subito a disposizione un servizio di sostegno psicologico di emergenza per accompagnare i ragazzi e le famiglie da subito, affinché nessuno affronti da solo un dolore così grande“.