REGGIO EMILIA – Avvocati in rivolta contro il presidente dell’Ordine provinciale, Enrico Della Capanna, per le sue esternazioni sull’antifascismo. Nelle ultime ore è stato diffuso un documento firmato per ora da una cinquantina di legali in cui le parole dello stesso Della Capanna vengono fortemente stigmatizzate.
Martedì prossimo alle 11 in tribunale è convocata l’assemblea ordinaria degli iscritti all’Ordine con l’approvazione del bilancio consuntivo 2023 e quella del bilancio preventivo 2024. Passaggi che saranno preceduti dalla relazione del presidente. La convocazione dell’assemblea è datata 17 aprile. Vista la bufera che ha investito il presidente per la sua esternazione social sull’antifascismo comparsa su Facebook alla vigilia del 25 aprile, un antifascismo di cui nel 2024 “dovremmo cercare di liberarci”, è probabile che l’appuntamento in programma a inizio della prossima settimana sia anche l’occasione per fare il punto su quell’affermazione che ha destato accese polemiche e ha portato alla protesta di una fetta di legali reggiani che quelle parole non le hanno apprezzate.
In una lettera inviata nelle ultime ore allo stesso presidente, oltre una cinquantina di legali esprime “rabbia, vergogna e indignazione per quelle frasi”. Un comportamento, quello di Della Capanna, che nel documento viene definito “incompatibile con il ruolo rivestito”. Se non è una richiesta di dimissioni, poco ci manca. Tra i firmatari figurano l’ex presidente dell’Ordine, Celestina Tinelli, e altri professionisti molto noti come Giovanna Fava, Marco Scarpati, Nicola Tria, assessore alla Legalità del Comune di Reggio.
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