QUATTRO CASTELLA (Reggio Emilia) – Dopo aver pubblicato un’inserzione di vendita a soli 200 euro di un vecchio divano, è stata contattata da un potenziale acquirente.
L’uomo si è detto disponibile a effettuare immediatamente il pagamento, l’unica richiesta avanzata è stata relativa al metodo di pagamento: la modalità della ricarica del conto attraverso l’utilizzo di una postazione Atm. L’operazione, come noto, è possibile solo con l’inserimento di un codice fornito dall’acquirente. In contatto telefonico con lui, la vittima – una 25enne reggiana – si è recata a eseguire l’operazione, ma invece che trovarsi i 200 euro sul conto se l’è visto “alleggerito” di ben 2.613 euro. Ottenuta la ricarica a suo favore, l’interlocutore ha interrotto la telefonata rendendosi irreperibile.
Materializzato di essere rimasta vittima di un raggiro, la 25enne si è rivolta ai carabinieri di Quattro Castella che hanno avviato la indagini che li hanno portati a un 38enne trevigiano con specifici precedenti che è stato denunciato per truffa. I militari hanno accertato che l’indagato aveva agito facendosi “prestare” le generalità da un 57enne bergamasco, risultato essersi intestato fittiziamente la prepagata che il truffatore aveva poi ricaricato a scapito della vittima. Anche il 57enne, quindi, è stato denunciato per truffa.












