REGGIO EMILIA – La quinta edizione della Casa del Quartetto, residenza artistica di alta formazione per giovani quartetti d’archi, ha aperto lo scorso 3 giugno, ma adesso si entra nel vivo. Domani sera, lunedì 9 giugno, alle ore 19, ai Chiostri di San Pietro, il Quartetto Kyan propone il Quartetto in sol minore di Claude Debussy e il Quartetto n. 3 di Béla Bartók.
Alla Casa del Quartetto, curata dalla Fondazione I Teatri, partecipano quest’anno i quartetti Alioth e Obliquo (Italia), Kyan (Regno Unito, Stati Uniti, Cina e Francia)) e Iro (Giappone, Francia, Svizzera): si tratta di formazioni in cui l’età dei singoli è sotto i 33 anni e quella complessiva dei quattro componenti non supera i 120 anni.
Oltre a concerti pubblici, sono previsti momenti di studio che avverranno nei tre teatri Municipale Valli, Ariosto e Cavallerizza, con Francesco Filidei, compositore, direttore musicale e tutor artistico della Casa del Quartetto, con i quartetti docenti Doric e Modigliani, e con i compositori Alessandro Perini e Federico Perotti, l’uno poco più che 40 anni e l’altro poco più che 30 anni, a cui la Fondazione I Teatri ha commissionato la scrittura di due composizioni che saranno eseguite in prima assoluta sotto la direzione di Sara Caneva, che a poco più di 30 anni si è affermata a livello internazionale come compositrice e direttrice d’orchestra specializzata nei repertori operistici, moderni e contemporanei.
L’obiettivo della Casa del Quartetto è quello di offrire un’opportunità di crescita professionale, formazione, conoscenza e confronto, di coltivare nuovi talenti e promuovere un percorso di crescita strutturato anche in vista del Concorso per Quartetto d’Archi Premio Paolo Borciani, che si svolge a Reggio Emilia con cadenza triennale. Ma anche quello di regalare alla città momenti di musica e di scoprire giovani e appassionati musicisti provenienti da tutto il mondo.
Sia i giovani quartetti, sia quelli docenti si esibiranno, infatti, in occasione di concerti che si svolgeranno nel Chiostro piccolo e nel Chiostro grande di San Pietro, con programmi che andranno da Haydn a Bartók, da Schubert a Webern, a Beethoven, da Purcell a Britten.
Concerto finale venerdì 13 giugno, ai Chiostri di San Pietro, con i quattro Quartetti Alioth, Iro, Kyan, Obliquo, diretti da Sara Caneva, che eseguiranno in prima assoluta Soglie dell’ombra For four amplified string quartets (2024-25) di Alessandro Perini, Selva meccanica sopra OLF. Due Concerti a 8 (2025) di Alessandro Perotti, oltre a Verklärte Nacht, op. 4 (trascrizione per orchestra d’archi) di Arnold Schönberg. I concerti dei quartetti giovani (Chiostro piccolo di San Pietro) avranno inizio alle ore 19, i concerti dei due quartetti docenti e il gran finale (Chiostro grande di San Pietro) alle ore 21.30.
Come da tradizione, la Casa del Quartetto si concluderà in provincia, sabato 28 giugno all’Antica Corte Ca’ Paoli, Pietranera di Canossa con il concerto del Quartetto Akela (Danimarca) in collaborazione con Le Dimore del Quartetto e Festival dei Borghi di Canossa.